Ci vuole un fisico bestiale per resistere ai colpi della vita cantava Luca Carboni. Un fisico “bestiale” lo si costruisce giorno per giorno conferma la fisiologia del corpo umano.
Come in molte altre situazioni per sapere cosa fa bene al nostro corpo bisogna rifarsi all’origine dell’essere umano perché, dicono gli esperti, che da allora il nostro corpo è cambiato solo di un 1%.
L’uomo primitivo stava tutta la settimana seduto? No; l’uomo primitivo camminava? Si. Correva? Si quando doveva scappare da un pericolo o quando doveva cacciare certi tipi di prede (non certo i pesci!).
Il camminare, la corsa a volte anche gli scatti veloci fanno parte quindi della nostra eredità biologica. Ma se è così, perché ci muoviamo solo nel fine settimana?
Il fine settimana poi diventa una specie di maratona per il nostro corpo perché è costretto a fare tutto il movimento che non ha potuto fare durante la settimana.
Altre persone preferiscono non fare niente anche il fine settimana e così sperano di evitare il fastidio di problemi articolari...ginocchia, caviglie, schiena o collo!! Ma in questo modo il sistema aerobico, base importante della nostra salute, non viene stimolato.
James F. Fixx maratoneta americano, diventò famoso in America per i suoi libri sui benefici della corsa, peccato che poi morì all'età di 52 anni a causa di un infarto fulminante; morì dopo la sua corsa giornaliera. L'autopsia rivelò che una forma di arteriosclerosi aveva bloccato un'arteria coronarica al 95%, un'altra all'85% e una terza al 70%. La causa potrebbe essere il fatto di aver corso a dei ritmi troppo elevati (oltre la soglia aerobica) portando quindi sotto stress il sistema cardiovascolare.
Nel nostro corpo collaborano assieme 4 meccanismi che trasformano l’energia da biochimica ad energia meccanica muscolare. Tralasciando la biochimica del primo meccanismo (ATP-CP) che ha una durata molto limitata nell’ordine dei 10 secondi e tralasciando anche il meccanismo che consuma zuccheri (glicogeno) ma senza bisogno di ossigeno e che dura circa 60 secondi prendiamo invece in considerazione i 2 più importanti meccanismi energetici:
Sistema anaerobico lattacido o glicolisi che consiste nella degradazione degli zuccheri in assenza di ossigeno e con produzione di acido lattico (lattati).
Sistema aerobico esso inizia con il consumo di zuccheri per i primi 20 minuti di attività sportiva per poi passare a consumare grassi. In questo caso però non c’è produzione di lattati grazie ad un meccanismo di equilibrio che non andremmo ad approfondire in questo articolo.
Il sistema aerobico è quello che dovrebbero utilizzare prevalentemente i maratoneti in quanto permette di fare una prestazione ad un ritmo non troppo elevato ma per dei periodi di tempo molto lunghi.
Il sistema aerobico è costituito dalla fibre muscolari rosse ed è la base per sviluppare una salute fisica, biochimica e mentale. Ogni fattore che inibisce o diminuisce la nostra potenzialità aerobica crea degli stress sul corpo.
La deficienza aerobica non si trova solo su atleti che si allenano male ma in generale su tutta la popolazione sia giovane che vecchia.
Le principali cause sono:
1) Un uso ridotto del sistema aerobico. Solo una piccola parte delle persone fa sport regolare giorno per giorno.
2) Molte persona, senza rendersi conto, vanno oltre la soglia aerobica e fanno quindi attività anaerobica. In altri casi può accadere ad esempio in alcuni culturisti (sollevamento pesi) che non fanno neanche il riscaldamento iniziale o non mettono l’esercizio aerobico come parte iniziale dell’esercizio anaerobico. Va ricordato che l’allenamento aerobico si attiva dopo circa 20 minuti dall'inizio del riscaldamento.
3) In altri casi l’alimentazione non include anche i grassi perché spesso considerati dannosi (a torto) per il corpo.
4) Altre situazioni invece includono un uso eccessivo di zuccheri (semplici o complessi) che portano poi ad un accumulo di carboidrati nel corpo sotto forma di grassi difficili poi da consumare. Senza poi considerare lo stress a cui è sottoposto il corpo quando il maratoneta toglie i carboidrati per poi reinserirli a dosi massicce per favorire il loro consumo senza considerare che un maratoneta dovrebbe correre almeno per un 70% consumando grassi e non zuccheri.
5) Altre volte una carenza di vitamine del gruppo B, Vit. C ed E o di minerali come zinco, sodio, rame o altri creano stress al meccanismo aerobico.
Sintomi della carenza aerobica
1) Stanchezza che può essere fisica o mentale che magari potrebbe essere interpretata dal dottore come la Sindrome di Affaticamento Cronico.
La stanchezza mentale può includere la difficoltà a concentrarsi, perdita di creatività, ridotte capacità di apprendimento.
2) Lesioni/traumi ricorrenti legate all’esercizio ginnico. Accade che ci si ferma perché si è fatti male e che poi dopo un po’ che si ha ripreso il trauma si ripresenta nuovamente. In kinesiologia applicata questa è chiamata Sindrome da Stress Surrenale. Ad altre persone il trauma avviene anche senza fare nessuna attività fisica ma semplicemente spostando un mobile di casa!
3) Eccessivo accumulo di grasso. L’esercizio aerobico consuma prevalentemente grasso ma se non viene attivato c’è accumulo sulla gambe, sull’addome o sulle arterie. Quindi lo stress alle coronarie è spesso legato ad una cattiva gestione del grasso da parte del corpo.
4) Calo di zuccheri che portano alla necessità continua di mangiare qualche cosa o ancor peggio si possono avere livelli di insulina nel sangue troppo alti.
I segnali sono spesso legati alla voglia di dolci o di sostanze stimolanti (caffeina) o sonnolenza dopo aver mangiato, lunaticità, debolezza con tremori se non si mangia velocemente qualche cosa.
5) Sindrome premestruale o menopausa anticipata sono fattori comuni quando non c’è una base aerobica che aiuti la salute. Questo fenomeno è legato ad una cattiva gestione dei grassi che sono una parte importante del sistema ormonale.
6) Problemi circolatori. La circolazione venosa fa uso della muscolatura del corpo per essere movimentata, senza l’attività fisica c’è un maggiore ristagno linfatico e venoso.
7) Stress cardiaci. Quando c’è una buona base aerobica il cuore è già allenato ad accelerare un po’ il battito e di conseguenza nei periodi di stress c’è già una preparazione che evita situazioni difficili.
Indirettamente l’equilibrio aerobico porta poi tutta una serie di benefici legati con il miglioramento della performance sportiva, con la stimolazione del sistema immunitario, con l’espulsione delle tossine dei polmoni, colon e pelle, con il rafforzamento dei muscoli della postura.